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Interventi dentali: anestesie frequenti

lentepubblica.it • 30 Aprile 2018

dentista

Interventi dentali: anestesie frequenti. Durante il corso della propria vita, ad ognuno di noi può capitare di doversi rivolgere ad uno studio dentistico, a causa di problemi ai denti quali carie o gengiviti, ma anche patologie più gravi che richiedono l’estrazione del dente.

I motivi di queste patologie possono essere vari ed eventuali, a partire da un’alimentazione scorretta accompagnata da una scarsa igiene orale.

Questi fattori possono causare per prima cosa delle carie, ma a lungo andare anche altri tipi di infezioni o patologie come ad esempio accessi e gravi gengiviti.

La conseguenza finale di questi disturbi è quasi sempre una visita dal dentista seguita da un intervento più o meno impegnativo.

Riguardo la difficoltà dell’intervento ci sono due procedure differenti: generalmente, se si tratta di un intervento di routine come ad esempio una semplice estrazione, si può procedere direttamente nello studio, a volte però si tratta di interventi più complessi, come ad esempio l’estrazione delle gemme, che richiedono personale qualificato. A questo punto, è preferibile rivolgersi ad un policlinico munito di reparto di maxillo facciale.

 

 

Interventi dentali: anestesie e attrezzature necessarie

Anche se cambia la procedura le attrezzature necessarie sono sempre più o meno le stesse, infatti saranno necessari: un lettino dentistico professionale, preferibilmente coperto tramite un lenzuolino medico, per questioni igieniche, strumenti dentistici di vario genere come le pinze da estrazione, disinfettanti e siringhe per anestesia locale se si scegliesse questa soluzione piuttosto che la totale.

Ovviamente se si tratta di un intervento complicato e che richiede diverse ora di sala operatoria si opterà invece per l’anestesia totale che generalmente avviene tramite inalazione.

 

 

Quando si sceglie l’anestesia locale piuttosto che totale

La scelta dell’anestesia ovviamente non è data al caso. Finché possibile è preferibile scegliere un’anestesia locale che va ad addormentare solamente la parte presa in questione senza incidere sulle funzioni cerebrali. Questo tipo di anestesia ha di male che è molto meno durevole, quindi non è assolutamente adatta ad interventi molto lunghi.

Molte persone ad esempio sono costrette ad estrarre i denti del giudizio addirittura prima che nascano a causa di palati molto piccoli che non riuscirebbero a contenerli.

In questo caso è decisamente consigliata un’anestesia totale, onde evitare una vera e propria tortura al paziente.

Ovviamente prima di procedere ad addormentare un paziente con l’anestesia totale è bene fare i dovuti controlli, infatti generalmente una persona che deve sottoporsi ad una manovra di questo tipo deve, necessariamente, essere ricoverata qualche giorno prima dell’intervento per fare delle analisi di accertamento.

Fonte: Redazione lentepubblica.it
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